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Fort Ghazi Mustapha si trova a Houmt Souk, vicino al porto principale dell'isola di Djerba. Questo monumento, lungo 68 metri e largo 53 metri, fu costruito in epoca Hafside sotto l'egida di Abu Farès Abdelaziz nel 1425.

La sua cortina muraria, circondata da un fossato, è ricoperta da aggetti e torri rettangolari e rotonde. A questo fortilizio si accede attraverso una porta a due grandi ante sormontata da un arco semicircolare. Attraversiamo quindi un corridoio a chicane per ritrovarci all'interno di un ampio cortile occupato da resti di mura, stanze a volta e resti di un altro forte lungo 40 metri e largo 40 metri. Quest'ultimo, per la sua forma e architettura, essendo dotato di torri cisterna rotonde da un lato e di altre ottagonali dall'altro, ricorda i ribat aghlabidi. Fu nello stesso periodo che fu scavato il fossato che circondava il monumento e che permetteva a galee e galeoni di manovrare facilmente per monitorare la costa nord.
Il forte Ghazi Mustapha fu teatro di numerose battaglie, l'ultima delle quali fu quella tra turchi e spagnoli e che si concluse con la decisiva sconfitta di questi ultimi.

Nel 1567, il governatore dell'isola, di nome Ghazi Mustapha, che dipendeva amministrativamente dalla provincia (vilayit) di Tripoli, iniziò una serie di lavori di riparazione e restauro per consentire alla guarnigione ottomana di stabilirsi lì.

Tra le modifiche più importanti che interessarono questo monumento è da segnalare l'installazione di una porta di accesso sormontata da caditoie e fortificata da una torre di avvistamento in sostituzione del ponte levatoio.

Questo forte era dotato anche di piattaforme per ricevere i cannoni e le sue mura esterne erano consolidate con muri di sostegno.

Nello stesso periodo fu costruita la famosa Torre dei Teschi. Si tratta di un “monumento” destinato a celebrare e immortalare l'ultima vittoria dei turchi sugli spagnoli nel 1560. Per ordine di Ahmed Bey, questa torre fu smantellata e sostituita da una stele commemorativa in pietra.

Questo forte continuò ad essere utilizzato come base per proteggersi dai pericoli provenienti dal mare e soprattutto dai formidabili pirati di Saint-Jean de Malte e Saint-Etienne. È in questo contesto che gli abitanti di Djerba cominciarono a fortificare le moschee e a costruire posti di guardia sulla costa.

Fu solo nel 1915 che il forte Ghazi Mustapha fu evacuato dai soldati francesi che lo occupavano dal 1881 e classificato monumento storico con un decreto Beylical del 3 marzo dello stesso anno.

Dopo i primi lavori di restauro iniziati nel 1969 a cura dell'Istituto Nazionale d'Arte e Archeologia, il monumento è stato aperto al pubblico per la prima volta all'inizio degli anni '80.

Il Ghazi Mustapha borj ospita oggi la sede locale dell'Istituto del Patrimonio Nazionale, incaricato della ricerca archeologica nonché dei lavori di restauro e valorizzazione del patrimonio della regione.

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